Allievi Fascia B 2002 Regionali: la teoria del caso

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Allievi Fascia B 2002 Regionali. La teoria del caso.

Se è vero che l’Olimpic Saluzzo 2002 è stato baciato dalla fortuna ottenendo la qualificazione al Campionato Regionale come seconda migliore seconda dei tornei preliminari e solo grazie al cospicuo numero di reti segnate, è anche indiscutibile che, da allora, la buona sorte guarda da un’altra parte e quella fortuna iniziale i ragazzi di Egidio Fasano stanno scontando con gli interessi.

La cronaca del match di recupero e valido per la nona giornata d’andata del Girone 3, disputato al Don Bosco lo scorso sabato 13 gennaio, contro il quotatissimo CBS, potrebbe infatti ripetere pari pari quanto detto e scritto per la sconfitta interna contro la Cheraschese o per il pareggio esterno sul terreno del Pedona, con grandi lodi per la partita disputata dai gialloblu, che avrebbero sicuramente meritato il pareggio, soprattutto per il carattere messo in mostra, ma che raccolgono zero punti e non muovono una classifica senza dubbio avara.

Il CBS, per contro, ha rubato nulla, accettando una sfida molto fisica e agonisticamente combattutissima, ha creato occasioni da rete, rimontato, si è portato largamente in vantaggio, ha resistito nei minuti finali, salendo con la vittoria ottenuta al quarto posto solitario del girone.

Si gioca su un campo allentato dalle settimane di imbiancamento per la neve e la successiva pioggia, ma il terreno tiene tutto sommato bene e l’incontro è disputato per tutti gli 80’ più recupero a grande velocità e intensità costante.

Nel primo tempo non si notano assolutamente i tanti punti di differenza in classifica: anzi, è l’Olimpic a condurre la partita, con gli ospiti a pungere in contropiede. Privo, purtroppo a lungo, dell’infortunato Montano, il giocatore più forte nella prima parte della stagione, l’Olimpic affida le trame offensive al solo Calzia, supportato da Cetera in funzione di trequartista e dagli esterni Colacchio, in grandissima giornata, e Manni.

La prima mezz’ora è giocata a gran ritmo dai padroni di casa, con un Calzia incontenibile, che all’8’ si lancia su un pallone profondo, ma è stoppato all’ultimo momento dal portiere Marina, che respinge con il corpo fuori area. Al 19’ è Vitale, il più attivo dei suoi nel primo tempo, a impegnare il bravissimo Camisassa, che devia in angolo. Al 25’ capitan Boggetti recupera palla sulla propria trequarti e lancia di esterno destro Calzia sull’out di sinistra. Il numero 10 di casa compie l’azione perfetta: lascia sul posto un avversario, passa in mezzo ad altri due e insacca di esterno destro all’incrocio la rete del vantaggio dell’Olimpic.

Il CBS reagisce immediatamente: al 32’ Vitale, con una gran girata dal limite, costringe Camisassa ad un’altra grande deviazione in angolo. Un minuto dopo, però, è l’Olimpic a mangiarsi le mani: il pressing alto ordinato da Fasano dà i suoi frutti e Sellini (ottima prova la sua) intercetta un rinvio del portiere avversario, servendo un assist al bacio a Calzia, che è bravissimo a eludere il diretto marcatore, ma la sua conclusione è sul corpo di Marina.

Come spesso capita, gol sbagliato, gol subito: al 35’ è capitan Scimè a trasformare il rigore assegnato dall’arbitro agli ospiti. Il match è ora equilibrato e sempre combattutissimo: al 39’, su angolo, è Boggetti a sfiorare la rete di testa per l’Olimpic, mentre un minuto dopo Sbriccoli, sull’altro fronte, insacca, sempre di testa, una punizione da sinistra. Si va così al riposo con gli ospiti in vantaggio e i ragazzi di casa con molto amaro in bocca.

La ripresa vede, invece, un avvio di chiara marca ospite e due minuti shock per la difesa gialloblu: Nacu, infatti, entrato al 9’ per Vitale, realizza due reti in pochi secondi, la prima superando in pallonetto Camisassa, la seconda battendo il portiere di casa da distanza ravvicinata.

L’Olimpic, improvvisamente sotto di tre reti, potrebbe disunirsi ma ha, invece, il grande merito di reagire con veemenza. Al 20’ Colacchio accorcia le distanze deviando in rete di testa l’appoggio, sempre di testa, di un compagno. Un minuto dopo, altra grandissima occasione, sempre con Colacchio che, a tu per tu con il portiere avversario, mette sul fondo di un niente. L’Olimpic tenta il tutto per tutto: entrano De Tullio e Alberti e i gialloblu, che passano alla difesa a tre, si riversano in avanti, rischiando qualcosa in contropiede. Al 32’ Camisassa tiene in partita i suoi con una grande parata e al 34’, ancora Colacchio, lanciato con precisione da Calzia, supera Marina con un tocco sotto: 3 a 4. Forcing dell’Olimpic e CBS in ripartenza: al 33’ gran punizione di De Tullio, Marina para; al 39’ altro grande intervento di Camisassa su colpo di testa ravvicinato di Sbriccoli. In pieno recupero angolo per la squadra di casa, ma la difesa avversaria respinge infrangendo le possibilità di meritato pareggio per i ragazzi di Fasano.

La cronaca del match potrebbe finire qui, ma sarebbe incompleta se non si chiarisse il vero fattore che ha rotto l’equilibrio, determinando il risultato della partita, e cioè l’arbitraggio, assolutamente non all’altezza di un incontro così importante e tirato. Sempre in ritardo e lontano dall’azione, il direttore di gara condiziona infatti in maniera decisiva l’esito finale della partita: il rigore che consente agli ospiti di pareggiare rimane indecifrabile; la mischia in area è innegabile, ma l’infrazione che porta al fischio del penalty è avvolta nel mistero: a precisa richiesta di spiegazioni a fine incontro, l’arbitro risponde con un «non ricordo, mi pare di aver visto una gamba tesa», infrazione che, a norma di regolamento, deve essere punita con una punizione a due in area, non con un rigore. Nella prima frazione, inoltre, il direttore di gara fischia sempre fuorigioco, scatenando le proteste del CBS, due volte fermato a tu per tu con Camisassa; nel secondo tempo, al contrario, l’arbitro non fischia più offside. La seconda rete personale di Nacu è realizzata in fuorigioco di 5 metri! Al 22’ del secondo tempo, infine, sul punteggio di 2 a 4, Calzia, lanciato in contropiede, resiste ad una carica, si presenta solo davanti al portiere avversario, quando l’arbitro fischia il fallo subito dal numero 10 di casa a inizio azione. Tre episodi decisivi che condizionano in maniera determinante il risultato finale.

Sappiamo tutti che le vocazioni per il difficilissimo mestiere di arbitro sono sempre più rare, ma ciò non significa che si debba accettare chiunque: è come se le partite fossero gestite, anziché da un direttore super partes, che decide applicando regole conosciute e condivise da tutti, dalla teoria del caso. L’arbitro sbaglierà tanto, ma lo farà equamente senza danneggiare per forza una squadra. Purtroppo questa regola non funziona e l’Olimpic deve nuovamente lamentare un trattamento dannoso che rischia di comprometterne le legittime chance di salvezza.

Tabellino.

Olimpic Saluzzo – CBS 3-4 (p.t. 1-2)

Reti.

Pt. 25’ Calzia (O); 35’ Scimè (CBS) rig.; 40’ Sbriccoli (CBS);

S.t.: 10’ e 11’ Nacu (CBS); 20’ e 34’ Colacchio (O).

Ammoniti: 24’ p.t. Vitale (CBS); 29’ p.t. Boggetti (O); 6’ s.t. Verano (O); 22’ s.t. Gidari (CBS); 39’ s.t. Manni (O).

Olimpic Saluzzo
All. Egidio Fasano.

Camisassa, Primolo, Ghirardotto, Sellini, Piacenza, Verano (31’ s.t. Alberti), Colacchio, Boggetti, Cetera (23’ s.t. De Tullio), Calzia, Manni.

A disp.: Zaje, Abrate, Casagrande, Bonagemma, Minja.

CBS
All. Elio Bert.

Marina, Mastropietro, Dianni (3’ s.t. Femia), Lapis (11’ s.t. Cesarano), Ricchini (18’ s.t. Girelli), Scimè, Massacesi (11’ s.t. Nicosia), Gidari, Vitale (9’ s.t. Nacu), Sbriccoli, Ferrara (11’ s.t. Bandiera).

A disp.: De Marco.