Ci sono momenti della vita che ci restano dentro, ci sono emozioni che a prescindere dal risultato vorremmo comunque vivere e ricordare.
Ieri sera è stata esattamente una di quelle.
Ieri sera abbiamo lottato, abbiamo sofferto, abbiamo sperato, abbiamo dato tutti noi stessi.
Ieri sera ci siamo divertiti a vivere qualcosa che ricorderemo tutta la vita.
Una finale non capita tutti i giorni e la voglia e la speranza di vincerla è tantissima: ma alla fine la palla è rotonda e, come nella vita, a volte si vince e a volte si perde.
Ieri sera è stata una di quelle sere, uno di quei momenti che comunque vale la pena essere vissuti: non dobbiamo recriminarci nulla, abbiamo dato tutti più di quello che potevamo dare. Abbiamo dimostrato di essere una squadra, abbiamo dimostrato di saper lottare insieme, di saper soffrire insieme e di saper sognare insieme.
Abbiamo perso: sì. Con onore, educazione, a testa alta, con orgoglio.
Il primo tempo abbiamo sofferto e il Dogliani non ci ha permesso di sviluppare il nostro gioco.
Nel secondo tempo ci invertiamo i ruoli, siamo noi a dettare i tempi, creiamo ma non concretizziamo e al 74' un super intervento del loro portiere ci nega il gol, neutralizzando un rigore calciato benissimo da Sabe. Non molliamo, ma non la buttiamo dentro.
Andiamo ai supplementari e si resta in equilibrio fino all'episodio che poi deciderà la gara: un calcio di rigore per loro, che trasformano.
Non ci rimproveriamo nulla, siamo l'Olimpic e siamo #pìchenasquadra.