Ciao Killer,

perchè tutti ti chiamavamo così.

Nessuno sa bene il perchè: eri un buono, una colonna. Saranno stati i baffoni da cattivo dei film western di Clint Eastwood probabilmente…

Domenica 1 ottobre è andata in scena la terza e ultima giornata del torneo che ti abbiamo organizzato, questa volta per gli Esordienti 2011.

E’ superfluo dire che quello che vedevi tu nei ragazzi, lo vediamo noi: dobbiamo solo imparare da loro. C’è speranza nei loro occhi, c’è FIDUCIA. E noi grandi dobbiamo fare di tutto per non tradirli.

Il calcio, quello vero, quello genuino, quello che è una scuola di vita, ha visto la bella partecipazione del Busca, del Val Varaita, del Valle Po, del Sant’Albano Stura e dell’Infernotto (in ordine di classifica finale). I nostri gialloblu nonostante il divario sportivo, hanno onorato a testa alta lo spirito sportivo e il gioco del calcio, continuando ad imparare quelli che sono i valori di squadra e rispetto, proprio come insegnavi tu.

Le due Valli di Saluzzo hanno visto poi il miglior giocatore, Sandri Alessandro (Valle Varaita) ed il miglior portiere, Francesco Chiabrero (Valle Po): una festa dunque di sport che con il Busca vincitore ha visto tutto un intero territorio renderti onore.

Killer: eravamo proprio tanti. Per te. Ci abbiamo messo l’anima con piacere per ricordarti, con il solito sudore dei volontari che solo per passione, come i colori gialloblu insegnano, dedicano il loro tempo ai ragazzi.

Killer manchi. Ma in realtà forse no: perchè da dentro di noi non sei mai andato via e non può mancare qualcuno che non se ne è mai andato. Continui giorno dopo giorno ad accompagnarci in questa meravigliosa avventura, nonostante le difficoltà, nonostante le avidità e le debolezze umane che più volte hanno rischiato di far scomparire la nostra Associazione. Ma chi veramente ha appreso da te cosa vuol dire fare gli interessi dei ragazzi, della causa, della missione, oggi sta portando avanti quello che per anni hai costruito tu.

Ciao Killer. A domani. Fiducia!

 Tutte le centinaia di foto, qui sotto.. (e solito grazie a Paola Ravazzi).